T.U.P. - Teoria Unificata del Paranormale
T.U.P. Framework – Modello Unificato di Coscienza e Fenomeni
T.U.P. – Teoria Unificata del Paranormale
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Cos’è la T.U.P.
La Teoria Unificata del Paranormale (T.U.P.) è un modello culturale e metodologico che propone un linguaggio comune per osservare, descrivere, classificare e validare i fenomeni paranormali, superando la contrapposizione storica tra credenza e negazione.
La T.U.P. non è una religione, non è un dogma e non è intrattenimento. È un percorso di ricerca che mette al centro la fenomenologia (ciò che accade) prima delle interpretazioni.
Portare il paranormale in una cornice di studio responsabile e condivisibile.
Parametri di validazione + esclusione falsi positivi + analisi dei dati.
Tutela del pubblico e contrasto alle interpretazioni forzate e ai raggiri.
Da dove nasce: perché il Vecchio Testamento è un punto di partenza
La T.U.P. nasce anche da un’osservazione storica: in molte culture, e in particolare nei testi antichi, sono presenti descrizioni ricorrenti di visioni, voci, luci, presenze e stati non ordinari di coscienza.
In questa prospettiva, alcuni passaggi del Vecchio Testamento vengono considerati come archivi fenomenologici: non per imporre una lettura religiosa, ma per riconoscere che l’essere umano descrive da millenni esperienze straordinariamente simili.
Il passaggio storico che ha creato confusione
- Nel tempo, molte esperienze sono state moralizzate (bene/male) e trasformate in demonologia.
- Il fenomeno è stato spesso giudicato prima di essere osservato.
- La T.U.P. propone di tornare al fenomeno prima dell’interpretazione.
Nota: questo approccio non attacca alcuna fede. È una scelta metodologica di lettura culturale e storica.
Il modello centrale della T.U.P.
Nel modello T.U.P. il fenomeno non è la causa primaria, ma l’effetto finale di un’interazione tra: (1) la coscienza umana (in stati ordinari o ampliati) e (2) un campo informazionale ambientale.
Coscienza
La coscienza è considerata una componente attiva del processo: può entrare in stati percettivi ampliati e interagire con informazioni non immediatamente sensoriali.
Campo Informazionale
L’ambiente non è neutro: alcune condizioni e alcuni luoghi possono conservare tracce e memorie, favorendo la ricorrenza di fenomeni.
Interazione
La risonanza tra coscienza e campo produce un’interazione: non sempre visibile, ma capace di generare effetti misurabili.
Fenomeno osservabile
È l’esito: suoni, anomalie, percezioni, risposte intelligenti. La T.U.P. studia l’esito, lo classifica e lo valida con criteri chiari.
I 7 Pilastri della T.U.P.
Sette pilastri interdipendenti sostengono il modello. Nessuno è “facoltativo”: insieme garantiscono coerenza e applicabilità.
1) Campo Informazionale
Tracce, memorie, informazioni ambientali che possono “persistire” e riattivarsi.
2) Coscienza non locale
La coscienza può estendersi oltre i limiti sensoriali ordinari in condizioni specifiche.
3) Pineale come trasduttore
Struttura biologica associata a stati non ordinari di coscienza e percezione ampliata (in chiave non dogmatica).
4) Fenomenologia di campo (cuore)
Definisce quando un fenomeno è autentico e come distinguere interazione intelligente, residuo e casualità.
5) Entità come coscienze
Possibili forme di coscienza non fisica: non etichette morali, ma ipotesi fenomenologica.
6) Memoria dei luoghi
Alcuni ambienti favoriscono fenomeni ripetitivi (residuali) anche senza interazione diretta.
7) Tecnologia moderna
Strumenti per misurare e registrare, non per “creare” fenomeni: focus su affidabilità ed esclusione falsi positivi.
Validazione: i 4 parametri
La T.U.P. introduce quattro parametri necessari per considerare un fenomeno autentico e intelligente. Se manca anche un solo parametro, il fenomeno non viene classificato come tale.
1) Correlazione
Il fenomeno mostra un nesso con uno stimolo (domanda, richiesta, condizione controllata).
2) Coerenza
Contenuto/logica compatibili con contesto e dinamica osservata (non puro caos).
3) Ripetibilità minima
Ricorrenza significativa in condizioni simili (non “evento unico” non verificabile).
4) Esclusione cause naturali
Verifica e scarto di spiegazioni ambientali/tecniche/percettive plausibili.
Pilastro 8: Intelligenza Artificiale
La T.U.P. integra l’intelligenza artificiale come strumento di supporto all’analisi dei dati (audio/video), con un obiettivo prioritario: ridurre i falsi positivi e rafforzare l’affidabilità della ricerca.
- Analisi audio (EVP): individuazione pattern e anomalie, confronto con rumori e voci umane.
- Analisi video: riconoscimento di artefatti, insetti/polvere, riflessi, motion blur, compressioni.
- Supporto alla classificazione: energetici, informazionali, visivi, residuali, interattivi, medianici.
L’IA non “dimostra” il paranormale: aiuta a stabilire quando un dato non è sufficientemente valido o quando una causa naturale è plausibile.
Pilastro 9: Ufologia (UAP) nel modello T.U.P.
La T.U.P. include i fenomeni UFO/UAP in chiave non sensazionalistica: come possibili interazioni di campo ad alta energia con effetti misurabili sull’ambiente e, talvolta, sulla percezione.
- Interferenze o anomalie strumentali compatibili con disturbi di campo.
- Alterazioni percettive e stati di coscienza non ordinari riportati in alcune casistiche.
- Continuità fenomenologica: stessi “effetti”, interpretazioni storiche diverse.
Perché è un progetto culturale (e perché è importante oggi)
La T.U.P. propone un cambio di paradigma: dal “credere o non credere” al comprendere con metodo. È un progetto culturale perché restituisce dignità allo studio di un tema che attraversa storia, antropologia, psicologia e percezione umana.
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