Il ruolo dei divulgatori SIRP nella nuova cultura italiana del mistero

Una delle intuizioni più importanti della SIRP è la creazione della figura del Divulgatore Nazionale.

In un’epoca in cui chiunque apre un canale social e parla di fantasmi,
la SIRP ha scelto di formare persone che possano essere:

  • punti di riferimento locali,

  • volti credibili,

  • garanti dell’etica e del metodo SIRP sul territorio.

Chi è il divulgatore SIRP

Il divulgatore SIRP non è:

  • un “fan” del paranormale;

  • un raccoglitore di like;

  • un opinionista improvvisato.

È una figura che:

  • conosce i protocolli SIRP,

  • ha studiato le basi della parapsicologia, della psicologia della percezione, dell’etica professionale,

  • conosce i limiti della ricerca e non promette ciò che non si può dare.

Cosa fa concretamente

  • organizza serate divulgative serie (non “serate del terrore”);

  • spiega alle persone cosa sono indagini etiche e cosa sono show;

  • racconta la storia dei fenomeni paranormali nel proprio territorio;

  • fa da ponte tra cittadini, Comuni e SIRP Nazionale;

  • contribuisce alla tutela delle vittime di truffe spirituali segnalando casi dubbi;

  • aiuta i soci a orientarsi nel mare di informazioni online, distinguendo contenuti seri da fake.

Perché è una figura chiave per la “nuova cultura del mistero”

La SIRP non vuole costruire una “setta di credenti” nel paranormale.
Vuole aiutare a costruire in Italia una nuova cultura del mistero:

  • dove si può parlare di oltre, di medium, di castelli “abitati” senza ridicolo e senza fanatismo;

  • dove il mistero è visto come domanda, non come dogma;

  • dove il cittadino ha strumenti per difendersi da chi sfrutta spiritualità e paura.

I divulgatori sono:

  • la “voce” della SIRP sul territorio,

  • il volto umano di un progetto nazionale,

  • le radici locali di un cambiamento culturale che riguarda tutto il Paese.