Paranormale e parapsicologia nel Regno Unito: cosa si studia davvero oggi (e da dove nasce tutto)

Il Regno Unito è uno dei Paesi che più hanno segnato la storia della ricerca sui fenomeni paranormali e sulla parapsicologia. Da Londra sono partite alcune delle prime indagini “scientifiche” su apparizioni, medianità e telepatia, e ancora oggi università e gruppi di ricerca inglesi continuano a studiare – in modo critico – esperienze che mettono in discussione i modelli tradizionali della psicologia.

Questo articolo offre una panoramica, pensata per il nostro Ufficio Stampa, su cosa si studia in Inghilterra in questo ambito:

  • un quadro storico (dalla fine dell’Ottocento),

  • e una fotografia attuale dei principali centri di ricerca.


1. Le origini: la Society for Psychical Research (SPR) di Londra

Il punto di partenza obbligato è la Society for Psychical Research (SPR), fondata a Londra nel 1882. È considerata la prima organizzazione scientifica al mondo nata con lo scopo esplicito di studiare, in modo sistematico, fenomeni come:

  • apparizioni e case “infestate”

  • medianità e sedute spiritiche

  • ipnosi e stati di coscienza modificati

  • “thought-transference” (telepatia), mesmerismo, dissociazione spr.ac.uk+2Wikipedia+2

Tra i fondatori e primi presidenti troviamo figure di altissimo livello accademico: filosofi come Henry Sidgwick, scienziati come William Crookes e Oliver Lodge, psicologi come William James. La SPR nasce con un obiettivo dichiarato molto moderno per l’epoca:

studiare questi fenomeni “con lo stesso spirito di indagine esatto e privo di pregiudizi” utilizzato nelle altre scienze. Wikipedia+1

Già a fine Ottocento la SPR conduce indagini su:

  • apparizioni: famoso il Census of Hallucinations (1894), con oltre 17.000 persone intervistate sulle esperienze di “vedere” figure o defunti; Wikipedia

  • telepatia e sogni premonitori: il monumentale Phantasms of the Living (1886), che analizza centinaia di casi di apparizioni e coincidenze significative; Wikipedia+1

  • medium e sedute spiritiche, spesso con l’intento di smascherare frodi, ma anche di documentare i casi più difficili da spiegare. lib.cam.ac.uk+1

La SPR è tuttora attiva a Londra, pubblica riviste scientifiche e una enciclopedia online (“Psi Encyclopedia”) e, aspetto importante, non assume una posizione ufficiale: al suo interno convivono studiosi più aperti all’ipotesi “psi” e altri fortemente scettici. Wikipedia+1


2. Dai fantasmi ai laboratori: come è cambiata la ricerca

Nel corso del Novecento e fino a oggi, la ricerca britannica sul paranormale ha seguito due linee parallele:

  1. Indagini “sul campo”

    • studi di casi di haunting (case “infestate”, castelli, luoghi storici), raccolta di testimonianze, archivi di casi.

    • Un esempio moderno è l’archivio di ricerche su presunti fenomeni di haunting acquisito dall’University of Northampton, che conserva rapporti di indagini, audiocassette, video e documenti su casi storici. northampton.ac.uk+1

  2. Sperimentazione di laboratorio

    • test controllati su fenomeni come telepatia, precognizione, psicocinesi, reazioni fisiologiche a stimoli imprevisti, ecc.

    • Questa linea di lavoro ha portato alla nascita di unità universitarie specializzate all’interno dei dipartimenti di psicologia.

È qui che entrano in gioco i principali centri britannici attivi oggi (o fino a tempi recentissimi).


3. I centri universitari di riferimento nel Regno Unito

3.1 Koestler Parapsychology Unit – University of Edinburgh

Uno dei nomi più importanti è la Koestler Parapsychology Unit (KPU), fondata nel 1985 all’Università di Edimburgo grazie al lascito dello scrittore Arthur Koestler. koestlerunit.wordpress.com+1

La KPU è inserita nel Dipartimento di Psicologia e si occupa di:

In pratica, a Edimburgo si fanno:

  • esperimenti controllati su telepatia, precognizione, psicocinesi e affini;

  • studi psicologici su chi ha vissuto esperienze paranormali: come le interpreta, come impattano su salute e benessere;

  • un importante lavoro di documentazione e biblioteca: la Koestler Parapsychology Library conserva una delle maggiori collezioni di testi e materiali dedicati alla parapsicologia, alla “psi hypothesis” e anche al cosiddetto “pseudo-psi” (come illusioni, bias, errori percettivi). ppls.ed.ac.uk+1

3.2 University of Northampton – Exceptional Experiences and Consciousness Studies (EECS)

Un altro polo fondamentale è la University of Northampton, dove è attivo il gruppo di ricerca Exceptional Experiences and Consciousness Studies (EECS).

  • L’EECS è descritto come uno dei più grandi centri al mondo per la ricerca parapsicologica, con studi su esperienze eccezionali e stati di coscienza. Psi Encyclopedia+1

  • I ricercatori lavorano su:

    • parapsicologia in senso stretto (ESP, psicocinesi, esperimenti su “influenze a distanza”)

    • psicologia transpersonale e studi sulla coscienza

    • correlazioni tra esperienze “anomale” e salute/benessere psicologico Psi Encyclopedia+2phcp.nl+2

A Northampton sono stati condotti, ad esempio:

  • esperimenti per verificare se le persone possano reagire fisiologicamente a stimoli futuri imprevedibili (idee legate alla “premonizione” o “presentiment”);

  • studi sperimentali su presunte influenze mentali a distanza, come l’effetto calmante di pensieri positivi inviati da un’altra persona. Times Higher Education (THE)+1

L’università ospita anche un archivio speciale con materiali storici di indagini su haunting e fenomeni paranormali, a disposizione di studiosi e ricercatori. northampton.ac.uk+1

3.3 Goldsmiths, University of London – Anomalistic Psychology Research Unit

A Londra, presso il Goldsmiths College (University of London), per molti anni ha operato l’Anomalistic Psychology Research Unit (APRU), guidata dal professor Chris French.

  • L’APRU non nasce per “dimostrare” il paranormale, ma per studiare spiegazioni psicologiche per esperienze che la gente interpreta come paranormali:

Questo approccio viene chiamato “anomalistic psychology”:
si analizzano i fenomeni “strani” senza assumere di partenza che siano soprannaturali, ma chiedendosi cosa possano dirci sul funzionamento della mente.

L’unità ha chiuso nel 2024, ma il suo lavoro resta un riferimento importante nello scenario britannico contemporaneo, e Chris French continua a divulgare al grande pubblico su questi temi. The Skeptic+1

3.4 Altri gruppi e collaborazioni

Oltre a questi poli principali:

  • esistono altri gruppi universitari e reti di ricerca nel Regno Unito che lavorano su parapsicologia, coscienza e fenomeni anomali, ad esempio a Liverpool Hope University e in collaborazione con la Parapsychological Association internazionale. Wiley Online Library+2ResearchGate+2


4. Cosa studiano concretamente: temi chiave

Riassumendo, in Inghilterra oggi si studiano, con approcci diversi, almeno quattro grandi aree:

  1. Fenomeni “psi” in laboratorio

  2. Esperienze anomale nella vita quotidiana

  3. Credenze nel paranormale e loro basi psicologiche

  4. Impatto sulla salute e sul benessere

    • come le esperienze “eccezionali” influenzano la qualità di vita

    • quando possono essere fonte di crescita personale

    • quando, invece, sfociano in paura, ansia, senso di persecuzione Psi Encyclopedia+1

È importante sottolineare che gran parte della comunità scientifica mainstream resta scettica verso la realtà oggettiva dei fenomeni psi: la parapsicologia viene spesso etichettata come “pseudoscienza”, soprattutto a causa della difficoltà nel replicare i risultati in modo robusto e condiviso. Wikipedia+1

Allo stesso tempo, però, il Regno Unito continua a essere uno dei pochi Paesi dove esistono ancora gruppi universitari strutturati che affrontano queste tematiche con strumenti sperimentali, statistici e clinici, senza relegarle unicamente alla curiosità mediatica.


5. Perché questo interessa la nostra realtà (SIRP)

Per la nostra attività di ricerca, formazione e divulgazione, l’esperienza britannica mostra alcune linee guida preziose:

  • è possibile studiare fenomeni e vissuti legati al paranormale con metodo, rigore e trasparenza;

  • è fondamentale distinguere tra:

    • esperienza soggettiva (che va sempre rispettata e ascoltata),

    • e interpretazione dell’esperienza, che può essere psicologica, culturale, simbolica o – in rari casi – ancora non spiegata;

  • il dialogo tra ricerca “sul campo” (indagini in luoghi storici, casi vissuti) e ricerca accademica (laboratorio, statistica, psicologia) è la strada più seria per riportare questi temi “oltre il sensazionalismo”.

In questo senso, il lavoro svolto nel Regno Unito rappresenta un importante punto di riferimento internazionale, con cui realtà come la nostra possono confrontarsi per costruire, anche in Italia, una ricerca paranormale etica, documentata e culturalmente riconoscibile.